Esercizi per il ginocchio con elastici

L’ipotrofia e lo squilibrio di alcuni gruppi muscolari possono essere responsabili di anomalie nel movimento e di alterazioni nella postura.
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Il recupero ed il mantenimento di livelli normali di forza e di resistenza muscolare sono tra gli obiettivi primari di un programma riabilitativo.
.Devono essere quindi individuati, con la collaborazione del medico e del fisioterapista, i distretti coinvolti nella patologia che necessitano di un’opportuna opera di potenziamento.
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Il criterio della progressione deve guidare la corretta esecuzione del programma rieducativo. È necessario affrontare in maniera graduale le sedute di allenamento, per non correre il rischio che un carico di lavoro iniziale eccessivo possa causare dolore muscolare o addirittura interferire negativamente con i processi di guarigione dei tessuti in via di riparazione.
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È opportuno iniziare la seduta con un periodo di riscaldamento; è in genere necessario un modesto numero di ripetizioni (10-15 consecutive) eseguite per 1-3 volte (serie), per ottenere un effetto positivo sul tono e sul trofismo muscolare.
.Gli esercizi devono essere effettuati, tranne che in casi selezionati, molto lentamente, con il paziente ben posizionato.
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Dopo l’esecuzione di ciascun esercizio è consigliabile eseguire manovre di allungamento (stretching) dei gruppi muscolari impegnati.
.Gli esercizi possono essere eseguiti dapprima senza sovraccarico, poi con l’ausilio di resistenze leggere come cavigliere, manubri o elastici.
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Si consiglia di inserire il nastro nell’interstizio compreso tra la porta e lo stipite, quindi di assicurarsi, dopo aver chiuso la porta a chiave, circa la tenuta del sistema, trazionando l’elastico prima di eseguire l’esercizio